Home / Sergio Brugnoli / BARCELLONA e ANDALUSIA diario di viaggio / 8° giorno - Cordova 33

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29 agosto - domenica E’ domenica. Oggi ci trasferiamo a Cordova, una città di circa 350.000 abitanti. Ci separano quasi 144 km che contiamo di percorrere in ca. 1 ora e 45 minuti. Fa già caldo. Arriviamo verso mezzogiorno. La città di Cordova, sorge accanto al Guadalquivir, alle falde della Sierra Morena. Di origine fenice, fu rifondata nel II secolo a.C. dai romani che ne fecero la capitale della provincia betica. Il centro storico sorge sullo stesso perimetro della medina musulmana, tra la moschea e il fiume. Andiamo all'albergo, l’Hexperia Cordoba, bello. Posteggiamo le valigie, una doccia e via a vedere cose nuove. Vicino all'albergo si trova la Torre araba della Calahorra, ristrutturata nel XIV secolo, ospita un interessante museo dedicato alle tre culture -islamica, cristiana, ebrea- e controlla l’accesso al ponte romano che porta verso la moschea. Andiamo alla Mezquita, la cattedrale di Cordova, costruita durante il XVI secolo all’interno di una moschea. Vedere una cattedrale cattolica in un bosco di colonne e arcate, circa 850, di marmo e granito bianco e rosso, ci sconcerta un po’. Infatti qui c’è un miscuglio di segni di religione musulmana e cristiana . Di grande effetto il Mihrab, la parte più importante della fu moschea. Una nicchia dove veniva letto il Corano, di una ricchezza decorativa sbalorditiva. Poi passiamo nella Juderia, un quartiere suggestivo, pittoresco, con i suoi negozi, vicoli e pàtii fioriti. Dal nome si capisce che è un quartiere ebreo. Ritorniamo in albergo passando lungo un ponte romano sul Guadalquivir lungo 240 metri. E’ caldo, molto caldo. Si cuoce. Chi legge avrà capito che il caldo ed io non siamo molto amici. Ci saranno 40°. Doccia, riposino e via nuovamente al quartiere ebreo per la cena. Purtroppo questa sera diversi negozietti e ristoranti sono chiusi per la corsa ciclistica Vuelta. Beviamo sangria in piazza poi troviamo un bellissimo patio dove ceniamo. Ritorniamo all’albergo. Sono le 23.45 Troviamo molta gente in giro con carrozzine a far prendere il “fresco” ai pargoli.