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A Rotterdam ciò che è subito evidente è la sua modernità; infatti non è la tipica città olandese, con le classiche casette del XVII secolo. I disastri della guerra sono stati un'occasione per ripensare alla città in senso vivibile. Il tunnel sotto la Mosa, la ferrovia sopraelevata e la metropolitana hanno risolto il problema del traffico.
Troviamo un posteggio proprio vicino all’imbarcadero Spido. Il programma prevede il tour del porto in battello. Per 8 euro giriamo per ca. 75 minuti. Il battello parte dall’imbarcadero Spido vicino all’Erasmusbrug. Siamo in pochi per un battello così grande e bello. Vediamo tante chiatte, tante gru, tantissimi containers e naturalmente le rive di Rotterdam dal canale. Rotterdam è divisa dal Nieuwe Maas, un ampio canale utilizzato per la navigazione e attraversato da una serie di tunnel e ponti, di cui il più bello è l’Erasmusbrug inaugurato nel 1996 e da allora diventato un simbolo ed un vero punto di riferimento nel panorama della città. Ponte più alto d’Olanda ed anche ponte levatoio più lungo del mondo, l’Erasmusbrug è ancora oggi motivo di discussione nel paese e allo stesso tempo orgoglio di molti abitanti della città. Un pilone di acciaio sorregge l’intera costruzione ed è ben ancorato ad una delle due sponde. Per il pilastro semipiegato al centro, il ponte è chiamato anche “il cigno”. Accanto al ponte fisso, un ponte levatoio di 50 metri consente il passaggio libero del traffico navale. Ecco alcune cifre: anno di costruzione 1994-1996, lunghezza totale 802 metri, altezza 139 metri, peso 6800 tonnellate! Scendiamo dal battello e iniziamo un giro a piedi. Vediamo la futuristica stazione Blaak della metropolitana che si trova nei paraggi delle case cubo che viene paragonata a un disco volante. Continuiamo il nostro giro e scopriamo le “case cubiche” (Kubuswoningen) costruite da Pete Blom. Viste dalla strada si ha quasi l'impressione che i suoi abitanti siano costretti a fare gli acrobati tutto il giorno. Sono poste di traverso, con i vertici alla cima e in basso in modo da avere case piccole. Ognuna ha tre superfici (al piano terra: cucina e salotto, al 1° piano: camera da letto e servizi e in cima il giardino d'inverno. Le pareti sono molto oblique, arredate da mobili costruiti su misura. Ne visitiamo una (Euro 2). Il complesso in realtà è un ponte pedonale che sormonta la strada sottostante. Poco distante dalle case cubiche si può vedere il “Potlood” (La matita), un altro edificio residenziale costruito da Pete Blom.
Verso le 16.00 partiamo in direzione di Delft.