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Spinti dalla curiosità, avendone sentito parlare in termini a dir poco entusiastici l’11 settembre del 2014 partiamo per Grazzano Visconti. Il borgo sorge nel bel mezzo della campagna piacentina, all’interno del comune di Vigolzone. All'apparenza Grazzano Visconti è un borgo in stile rinascimentale-neogotico assolutamente intatto e ben conservato. Ma le apparenze tuttavia ingannano. A parte il Castello, che risale effettivamente al 1395 non visitabile perché privato e la chiesetta di S.Anna che risale al XVII secolo, tutto a Grazzano è autenticamente finto. Il borgo infatti deve la sua nascita alla fantasia di Giuseppe Visconti di Modrone. Giuseppe Visconti creò una città ideale, un borgo per l’artigianato là dove esisteva un piccolo villaggio agricolo. Ma cosa si può trovare a Grazzano? Innanzitutto il borgo è pedonale. Per le automobili ci sono ampi parcheggi fuori dalla cinta muraria. Accanto a negozi di artigianato, terracotte, ferro battuto, insegne, ceramiche, ecc. sorgono innumerevoli luoghi di ristoro e botteghe enogastronomiche, tutte assolutamente invitanti e ben fornite. Come per esempio l'ottimo vino dei colli Piacentini, il Gutturnio frizzante accompagnato dall'immancabile gnocco fritto e dai buoni salumi della zona. In ogni caso anche solo passeggiare per le vie del borgo è assolutamente piacevole: corti e porticati, piazze, fontane e fiori profumati garantiscono ottime fotografie.
- Albergo del Biscione
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Albergo del Biscione Realizzato tra il 1905 e 1910. La sorprendente facciata riprende le decorazioni della storica casa Missaglia a Milano (distrutta) ove erano dipinte le imprese dei Visconti. Anche qui ritroviamo tra le tante l’Impresa del Sole Raggiante che fu di Gian Galeazzo e della Scopetta cara a Ludovico il Moro cosi come quella della Corona Ducale con Piumai amata da Flippo Maria Visconti. Testo tratto dalla brochure "Grazzano Visconti, borgo romantico" - Arciere portafiaccole
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Arciere portafiaccole La statua, un arciere con il braccio levato, di origine sconosciuta, sorregge una fiaccola che illumina la via al teatro. - Biscione Visconteo
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Il biscione visconteo - Cortevecchia
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Cortevecchia L'azienda agricola, modello in funzione fino agli anni '80 ora è la Piazza più grande di Grazzano dove si svolgono spettacoli e mercatini. Il lungo edificio in mattoni era la vecchia stalla delle mucche 80/100 capi in media. - Eloisa
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Eloisa La leggenda del fantasma Aloisa che vaga tra il parco e il castello è la storia tramandata dai racconti della gente. Aloisa, sposa di un capitano di milizia, fu tradita dal marito e morì di gelosia e di dolore. Da allora il suo spirito vaga in questi luoghi. Bassina, un po’ in carne e con le braccia conserte Aloisa è diventata con il tempo la protettrice degli innamorati e molti visitatori le offrono fiori e piccoli omaggi, per consolare colei che nell’amore non ebbe fortuna. - Entrata al Borgo
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Entrata principale al Borgo di Grazzano. - Ex asilo
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L'edificio in stile liberty con loggiato è l'unico voluto da Carla Erba, moglie di Giuseppe. Carla lo fece edificare nel 1910 per ringraziare la Vergine, alla quale aveva fatto un voto dopo che il figlio Luigi guarì da una grave malattia. Interessante la decorazione del fregio sopra la loggia dove angeli reggono una lunga collana di perle dalla quale scende lo stemma visconteo con tradizionale biscione; a fianco di questo si legge l'acronimo VIC CAR (Visconti Carla). Testo tratto dalla brochure "Grazzano Visconti, borgo romantico" - Fiori e omaggi
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Fiori e omaggi offerti dai visitatori. - Fontana del Salice
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La Fontana del Salice Al centro di Piazza Guido Visconti la statua della Vergine con Bambino. - Il motto di Giuseppe Visconti di Modrone
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Il motto di Giuseppe Visconti di Modrone Quando Giuseppe avviò i lavori per la costruzione di Grazzano, le critiche furono molteplici. Il nobiluomo non rispose direttamente agli attacchi ma sicuro delle proprie scelte, dipinse sui muri di alcune case grazzanesi la risposta. L’immagine riporta un garofano centrale contornato da una scritta che si legge da destra a sinistra che dice: “semper, impipatene e guarda in alto”. Lo stesso significato lo si può tradurre con il motto latino ”frangar, non flectar”. Cioè "mi spezzo ma non mi piego." Testo tratto dalla brochure "Grazzano Visconti, borgo romantico" - Il pozzo
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Il pozzo In cotto e marmo rosa di piazza Gian Galeazzo Visconti è fra i più eleganti elementi di arredo. Il corpo centrale è in cotto, di forma poligonale in pietra e marmo rosa. Questo pozzo è ritenuto portatore di fortuna. Numerosi sono i turisti che, con rituale più o meno riservato, affidano un desiderio ad una monetina lasciata cadere sul fondo. - Immagini sacre
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Diverse sono le immagini sacre collocate in tutta la borgata. (Ingrandendo l'immagine a "originale" si puo' vedere come il dipinto sia stato rovinato dai turisti). - Jet militari
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Jet militari Volano sopra Grazzano Visconti verso l'aeroporto militare situato nel comune di San Giorgio Piacentino. - L'affresco dell'Annunciazione
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L'affresco dell'Annunciazione Palazzo signorile del medioevo con una scala laterale in legno che termina in un balcone a loggia che serve di accesso al piano superiore. Il grande affresco rappresenta l’Annunciazione. - Locanda dei Melograni
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Locanda dei Melograni