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Mosteiro de Santa Maria de Alcobaça L'enorme camino della cucinaMiniatureNazarè. Il tramonto

Mosteiro de Santa Maria de Alcobaça. Si trova nel cuore dell'Estremadura e ricorda una delle storie d'amore più intense e tristi del Portogallo, quella di Dom Pedro I e Dona Inés, amanti sfortunati osteggiati dalla corona portoghese. Uno di fronte all’altro, nel transetto, si trovano le due più belle tombe medievali del Portogallo: sul lato destro quella di Inês de Castro, sul lato sinistro quella di D. Pedro I. Fu il re che ordinò di collocarle in questo modo, perché, nel giorno della resurrezione dei corpi, Pedro I. potesse avere di fronte la moglie che tanto aveva amato e che tanto crudelmente era stata assassinata. Nelle delicate sculture che decorano la tomba di Pedro, si può cercare di leggere la rappresentazione di questa tragica passione. Completato nel 1223, rimane uno dei migliori esempi ancora conservati di architettura cistercense, nonostante abbia subito numerosi interventi. Grandioso il camino che si osserva nella cucina per ospitare i quasi trecento religiosi che vi risiedevano. Danneggiato dai terremoti e dai saccheggi dell'armata napoleonica, il Mosteiro de Santa Maria rimane uno dei principali monumenti del Portogallo, dichiarato Patrimonio dell'Umanità. Chiusa da due torri campanarie, la facciata della chiesa presenta statue e un rosone gotico. Costruito in pietra chiara, dalle forme slanciate e dalle dimensioni imponenti (è la chiesa più grande del Portogallo, lunga 106 metri, larga 23 e alta 20), qui riposano i due personaggi più celebri della letteratura d'amore portoghese, entrambi in un sarcofago monumentale, sormontato da una statua giacente sorretta da sei angeli. Dalla navata sinistra si accede al trecentesco Claustro do Silencio, dal quale si accede agli edifici monastici: la sala capitolare, l'antico dormitorio, il refettorio e la sala dei monaci destinata al lavoro e alla trascrittura di libri

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